Dopo aver ridipinto, a partire dall’autunno scorso, i due androni corrispondenti alle opere realizzate da La Fille Bertha e Daniele Nitti con le tonalità del crema e del blu, i volontari del Servizio Civile Nazionale hanno continuato i laboratori di pittura dei locali terranei come tutor della comunità residente più fervida e gioiosa: i bambini e gli adolescenti.
L’iniziativa, oltre a coinvolgere la comunità, mira a rendere gli spazi più armoniosi, in sintonia cromatica con gli interventi realizzati dagli artisti sulle grandi facciate. Del resto sono proprio le mamme insieme ai bambini a godere di questi spazi ventilati, che proteggono dal sole e che conducono all’ingresso di ognuna delle otto palazzine. Sono luoghi certamente di condivisione, non solo quotidiana, ma anche laboratoriale perché è qui che molte volte si svolgono attività come teatro e giocoleria.
Per questo anche la scelta dei colori è importante perché non solo mette ancor più in risalto il lavoro artistico realizzato sulle pareti del Parco ma può stimolare l’umore e la partecipazione; spiccano adesso un verde chiaro (“Ael. Tutt’egual song’e criature”); rosa antico (“‘A pazziella ’n man’ ‘e criature”); arancione chiarissimo (“Lo trattenemiento de’ peccerille”); azzurro (“Chi è vuluto bene, nun s’o scorda”); crema (“‘A Mamm’ ‘e Tutt’ ‘e Mamm’”); blu (“Je sto vicino a te”); violetto (“‘O sciore cchiù felice”); verde acqua delicatissimo (“Cura ‘e paure”).